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Ferrari Challenge

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simofer94
view post Posted on 14/11/2008, 14:31




Ferrari Chellenge
Il brand Ferrari è certamente uno dei più amati e conosciuti al mondo, forse il numero uno. Un ragionamento a parte va fatto per l’Italia, dove non si contano i veri e propri cultori della scuderia di Maranello.
Eppure, malgrado questa fama indiscussa, i videogiochi che hanno dato la possibilità di mettersi al volante di un’auto Ferrari (se escludiamo le Formula 1) non sono poi moltissimi. Problemi di diritti, di eccessivo costo del marchio e via dicendo, col risultato che la presenza del cavallino in un videogame è sempre stata salutata con gioiosa sorpresa.
Ora, finalmente, i fan sono stati premiati con un gioco interamente dedicato alla Rossa che punta a sfidare grandi franchise come Gran Turismo o Forza Motorsport. Vediamo con che risultati.
La struttura di gioco, com’era facile prevedere, è abbastanza classica. Il menu principale offre diverse opzioni come gare rapide, singoli tornei, una modalità arcade (di cui è il caso di parlare più avanti) e la Challenge. Quest’ultima sostituisce la classica carriera, con una serie di gare in successione che consentono di guadagnare punti per sbloccare nuove auto, circuiti e altro ancora. Ciò che la differenzia da una carriera normale è proprio il fatto di rifarsi a un trofeo realmente esistente (il Ferrari Challenge, appunto) che porta l’utente in giro per l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti.
Le piste in tutto sono 16, 14 di base e due bonus, e si rifanno tutte a circuiti reali, cui magari è stato solo cambiato il nome per problemi di diritti. Ritroviamo quindi location storiche come Monza, Misano, Mugello, Laguna Seca, Silverstone, che dovrebbero far venire l’acquolina in bocca a tutti gli appassionati delle quattro ruote.
I mezzi a disposizione sono tanti, più di 50. Un numero molto elevato se consideriamo la sola scuderia Ferrari di cui possiamo provare modelli molto recenti, ma anche mitiche glorie del passato. Ovviamente, però, il parco macchine diventa inevitabilmente limitato se paragonato a quello di titoli più onnicomprensivi come Gran Turismo. Inoltre, qualcuno potrebbe risentirsi per il mancato inserimento, anche solo come bonus sbloccabile, della versione Formula 1. Il giudizio su questo aspetto dipende solo dal vostro amore per la Ferrari.
Veniamo al sodo e cioè alla guida vera e propria. Ferrari Challenge punta innegabilmente alla simulazione, ma allo stesso tempo tenta di inserire un po’ di pepe, premiando anche una guida più aggressiva. L’esperienza di gioco non è mai banale e c’è largo spazio per strategie diverse, modifiche continue, aggiustamenti e migliorie. Gli errori, specie nelle primissime ore di gioco, sono frequenti, con sbandate, testacoda e polverose scorribande sull’erba. Una volta presa la mano coi controlli e la sensibilità della vettura, bisognerà fare i conti con gli avversari che non stanno certo ad aspettarci. L’intelligenza artificiale migliora con il prosieguo del gioco e il crescere della difficoltà: all’inizio gli altri piloti si limitano a seguire le loro brave traiettorie, ma il loro comportamento si fa via via più imprevedibile e, soprattutto, più reattivo nei confronti della strategia che il giocatore decide di adottare.
Visto l’intento simulativo il titolo mette a disposizione diverse possibilità di customizzazione della vettura. Prima di ogni gara possiamo modificare gli elementi chiave dell’auto per ottenere prestazioni migliori in base alle nostre esigenze e al nostro stile. Va detto, però, che le opzioni offerte sono sensibilmente inferiori a quelle dei diretti concorrenti (pensiamo soprattutto a Forza Motorsport 2 su Xbox 360). Discorso simile per la personalizzazione visiva della carrozzeria: possiamo ovviamente cambiarne il colore, ed è presente anche un sistema di decalcomanie, per applicare adesivi e quant’altro. Il risultato, di per sé, è sicuramente pregevole, ma anche in questo caso Ferrari Challenge fatica a reggere il confronto con Forza, dove la creazione, applicazione e condivisione di decalcomanie era praticamente un gioco a sé.
Gli sviluppatori di Ferrari Challenge, a differenza dei colleghi/rivali di Gran Turismo, hanno però avuto l’accortezza di implementare i danni. Un’aggiunta gradita, ma riuscita solo in parte. La carrozzeria si deforma e si sporca, questo è vero, ma le conseguenze a livello di gameplay sono pressoché nulle: le auto continuano a viaggiare spedite e senza alcun problema, a prescindere dagli incidenti in cui possiamo rimanere coinvolti. Questo va tutto a vantaggio della guida aggressiva di cui si diceva prima, ma ovviamente a risentirne è il realismo.
Il quadro, finora, risulta complessivamente positivo, specie per l'utenza PS3 che al momento non ha molti titoli simulativi su cui contare. Tuttavia, oltre alle piccole imprecisioni viste prima, è il caso di evidenziare un ulteriore difetto. Parliamo di una gestione non ottimale del tempo di gioco, fattore questo che spesso comporta un impegno troppo gravoso per l’utente. Ogni step del Challenge comprende un week end con due gare da 15 minuti l’una più una sessione di prove. Abbastanza estenuante, malgrado ci sia comunque la possibilità di ridurre la lunghezza delle corse. Stesso problema per la modalità arcade che, a dispetto del nome, comporta massacranti corse da 20 minuti, ovviamente senza la possibilità di salvare a metà sessione. Un gioco, insomma, che in molti frangenti richiede una certa pazienza e che potrebbe scoraggiare gli amanti del “mordi e fuggi”.
Veniamo al comparto tecnico, dove Ferrari Challenge ha diverse carte da giocare. Le vetture sono tutte riprodotte nel dettaglio, con dovizia di particolari, e possono essere inquadrate da molti punti di vista diversi. Le piste e, in generale, l’ambiente circostante sono ricoperti da buone texture, anche se in questo caso è il livello di dettaglio a risentirne, con qualche scenario un po’ spoglio e membri del pubblico poco dettagliati.
Il risultato migliore, comunque, è senza dubbio quello raggiunto con la pioggia: veri e propri temporali che riversano ettolitri d’acqua sulla nostra Ferrari, mentre l’asfalto bagnato dà vita a splendidi riflessi. Sempre solido il frame rate, anche con molte vetture sullo schermo.
L’unico vero difetto della grafica, se non contiamo un po’ di aliasing sulle macchine, è rappresentato dalla fisica degli scontri, decisamente poco realistica. Già abbiamo detto dei danni “solo di facciata”: a questi dobbiamo aggiungere un’interazione inverosimile tra la nostra auto e gli altri elementi ambientali, siano essi un muro o gli avversari. Il più delle volte, più che schiantarsi si rimbalza, con un effetto non proprio eccezionale.
A livello audio non c’è da lamentarsi. Gli effetti relativi al rombo dei motori, agli incidenti, alle sterzate e via dicendo fanno il loro onesto lavoro e anche la colonna sonora regala qualche traccia molto orecchiabile (splendido il pezzo corale all’inizio del gioco). Nel complesso, tuttavia, niente che faccia gridare al miracolo, in un genere che, dal punto di vista sonoro, non può più permettersi chissà quali passi da gigante.
Ferrari Challenge dovrebbe garantire diverse ore di gioco. Il trofeo Challenge è piuttosto lungo, c’è parecchio materiale da sbloccare e le possibilità di customizzazione dell’auto garantiscono una buona varietà al gameplay. Senza contare che i ragazzi di System 3 hanno previsto la messa online di molti contenuti scaricabili dal Playstation Store, tra cui nuovi circuiti e livree.
Ulteriore linfa dovrebbe arrivare dal multiplayer, che supporta fino a 16 giocatori contemporaneamente e che prevede competizioni ufficiali con diversi premi messi in palio dagli stessi produttori.
Il giudizio finale su Ferrari Challenge è certamente positivo. Inserirsi con successo nella lotta tra grandi colossi come Forza Motorsport e Gran turismo è un obiettivo ambizioso, ma il titolo di System 3 ha diverse frecce al suo arco. In primo luogo il marchio Ferrari, che da solo sarà in grado di invogliare all’acquisto una larga parte dell’utenza, soprattutto italiana. L’esperienza di gioco è ben curata e garantisce un buon livello di sfida e di realismo, con un gameplay piuttosto vario e un comparto tecnico di tutto rispetto. Va anche detto, però, che non siamo di fronte a una rivoluzione, e non mancano alcuni piccoli difetti che inficiano un po’ il risultato finale: una struttura non perfetta, qualche passaggio un po’ troppo impegnativo, una fisica degli scontri da rivedere e alcuni elementi che, pur soddisfacenti, non riescono a raggiungere i rivali (basti pensare alle decalcomanie). Siamo comunque in presenza di un titolo più che valido che dovrebbe soddisfare proprio il pubblico a cui si riferisce, ovvero i fan della Ferrari.
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