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Guerra in Ossezia

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¬mkuw
view post Posted on 6/1/2009, 10:17




Nella notte dell'8 agosto 2008, la Georgia ha avviato un'offensiva militare per riconquistare al suo controllo la regione contesa. Poche ore dopo, la Russia ha contrattaccato e ne sono nati aspri scontri intorno alla capitale regionale.
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Nonostante quattro riunioni in quattro giorni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, il conflitto è proseguito anche il giorno seguente. La Georgia ha dichiarato lo stato di guerra e chiesto aiuto internazionale contro l'intervento russo. La Svezia, gli Stati Uniti d'America, la Polonia e le tre repubbliche baltiche hanno preso posizione in difesa della Georgia, ma nessuno ha inviato aiuti militari alla Georgia, preferendo inviare sul posto diplomatici per contrattare un cessate il fuoco.
La mattina del 10 agosto, terzo giorno di combattimenti, la Russia ha imposto un blocco navale alla Georgia, e ha sbarcato 10.000 soldati pronti ad attaccare la repubblica ex-sovietica.
La situazione si è aggravata nel pomeriggio dell'11 agosto quando la Georgia ha accusato Mosca di aver iniziato un'invasione su larga scala del territorio georgiano mirante a sovvertire il governo del presidente Saakashvili e a occupare il paese. Nella serata dell'11, si sono fatte pressanti le voci di una marcia russa su Tbilisi e la Georgia ha fatto sapere di aver asserragliato l'esercito a difesa della capitale.
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Secondo dei testimoni, la mattina del 16 agosto i militari russi erano ancora dislocati nelle zone di Gori e Kareli. Altri non identificati hanno provveduto alla distruzione di un importante ponte ferroviario che si trovava a Kaspi, non lontano da Gori e 45 km a ovest della capitale T'bilisi, comunque ben oltre 50 km il confine dell'Ossezia del Sud.
 
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